venerdì 14 aprile 2023

PEDAGOGIA DELLO YOGA




Educare vuol dire aiutare l’individuo a esprimere i valori umani UNIVERSALI che sono: verità, rettitudine, pace, amore e non violenza.

Questi valori sono innati, fanno gia' parte dell’essere umano, non bisogna innestarli dall’esterno, bisogna tirarli fuori dall’interno.

La verità’ non cambia, regge sempre anche ricoperta da tutte le pesanti illusioni del mondo: nonostante l’evidente impermanenza di tutto ciò che ti circonda, l’essenza della verità rimane imperturbabile, così come il sole rimane distaccato  anche quando il suo riflesso nell’acqua sembra essere turbato dalle onde.

L’organo predisposto alla percezione della verità è il cervello capace di contemplare.
Il secondo valore umano è la rettitudine: è verità in azione, il corpo e' lo strumento adatto per esprimere la rettitudine, ti serve per fare, aiutare, creare, salvare, cambiare, sostenere, assistere, eccetera. Il tuo corpo agisce nel mondo e la tua mente siede sulle cime innevate dell’ essere, contemplando la verità.

La pace è il terzo valore umano, l’organo predisposto all’espressione della pace è il chakra del cuore: se la mente e il corpo sono in accordo con la verità, il risultato è la pace interiore.

Il quarto valore umano è l’amore, (che non va confuso con la passione) energia psichica che ti consente di vedere te stesso negli altri e gli altri in te stesso: si esprime nelle relazioni con gli altri esseri viventi e con l'ambiente e soprattutto, sul piano pedagogico, nel raccontare storie.
Il quinto valore è la non violenza: quando sei a questo livello percepisci  la non violenza nello spazio, dappertutto, è una non-violenza la cui essenza è GIOIA INCONDIZIONATA!

A un certo punto bisogna andare oltre la conoscenza perché anch’essa è legata all’io, serve fino al punto in cui puoi spiccare il volo verso la libertà’. Andare oltre però non vuol dire rinnegare. Vuol dire essere indipendenti, distaccati dalle etichette e dalla forma.
La conoscenza è come una spina che ti serve per  liberarti dalla spina dell’ignoranza. Ma tu non sei quelle spine, sei oltre.

Ci sono diversi livelli di conoscenza.
A un certo punto la domanda è: “chi conosce chi?”
Questo è già il livello dello yogi, il livello più profondo.
Lo yogi conosce il proprio corpo a tal punto da essere in grado di sudare anche stando seduto in perizoma sulla neve. Per lo yogi il corpo può essere una caldaia, o un frigorifero, un generatore di energia, un tempio, un cosmo. Lo yogi conosce bene tutti i chakra e i corpi sottil, eppure non si identifica con il corpo e neanche con l'ego.

L’uomo cerca con entusiasmo la  conoscenza perché essa è la porta verso la libertà, senza conoscenza c’e’ solo ignoranza e superstizione.
Naturalmente le persone mentali, soprattutto quelle occidentali, ridurranno la conoscenza a pura NOZIONE, mero NOZIONISMO, questo e’ l’errore della società contemporanea.

Non bisogna essere mentali. Sapere non basta. Bisogna sentire, realizzare, percepire, comprendere.
Per questo è sbagliato educare attraverso la coercizione, la buona pedagogia ti fa persino sbagliare, se necessario.
Diventare adulti può voler dire anche disobbedire, dissentire.
Un conto è pensare a un concetto, un’altra cosa è vivere sulla propria pelle quel concetto. Prendi per esempio l‘amare il cosiddetto prossimo: tutti sono bravi a parlarne, ma quanti si trovano davvero su quel livello di coscienza e sentono davvero l‘amore?

La tolleranza non è sopportazione.
Quando sopporti, sei a disagio, stai male, non vedi l’ora che la situazione cambi.
Quando tolleri, invece, sei libero, hai dato spazio a qualcuno che nonostante la sua diversità non ti fa sentire infastidito, sei libero da sentimenti negativi.
Lo ami per come è.

(M. Andriani)

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giovedì 13 aprile 2023

AI MASTURBATION! e L' UOMO CREO' L' IA a SUA IMMAGINE e SOMIGLIANZA

 



Perche' non lasciamo che sia l'Intelligenza artificiale, a decidere quanto dovrebbe sborsare per le vacanze uno con il nostro profilo digitale? Perche' non ci facciamo trovare un lavoro e psicanalizzare? Lasciamoci dire da "lei" quello che dobbiamo leggere, cosa mangiare e con chi possiamo fare l'amore. Quelli che la stanno implementando, l'IA, sanno che molti lo troverebbero accattivante, il lasciarsi guidare da qualcun'altro. E' comodo. Nessuna responsabilita'. Nessuno che ti critica, che bello sarebbe! 

Tutti quei fastidi quotidiani, li deleghiamo agli algoritmi. Anzi a questo punto diamogli tutto il corpo, che ci facciano quello che vogliono. Innesti, manipolazioni, sostituzioni, chissenefrega insomma. Tanto noi che stiamo a fare sulla Terra? Siamo solo dei casinisti, degli imbrattatori della natura. 

Sicuramente saremo piu' felici! Certo, rinunciando alla possibilita' di creare la nostra realta'. Tanto siamo tutti tristi, avviliti, non ci guardiamo mai negli occhi, se non per conquistare o soggiogare, siamo sempre in guerra con tutto e con tutti, ammazziamo gli animali a Pasqua senza pieta' distruggiamo le piante, offendiamo ogni aspetto della vita col nostro comportamento. Che sia l'IA a prendersi cura di noi, siamo solo dei bambini stupidi che non sanno quello che fanno.

Non dovremo piu' preoccuparci del nostro destino, lo accetteremo e basta, perche' l'intelligenza artificiale lo sa quello che e' meglio per noi e per la Terra. La nuova religione ci vedra' non devoti ma succubi e ne saremo felici, perche' avremo rinunciato alla nostra umanita'. Solo rinunciando alla nostra umanita' potremmo accettare quello che certe idee stanno materializzando, nel futuro che ci attende.

Si, perche' l’energia segue il pensiero e noi esseri umani siamo un microcosmo creatore, con la capacita' di creare il nostro futuro solo cominciando a pensarci.

Possiamo trasformare l’organizzazione delle nostre società (macro – sistemi) solo modificando le nostre relazioni personali e della nostra vita quotidiana (micro – sistemi). Perche' quello che facciamo nel nostro piccolo, prima o poi, si riflette sul grande, come sempre e' stato e sempre sara'.

Se vogliamo cambiare le nostre relazioni personali, i vecchi valori riconosciuti su cui fanno presa le nuove tecnologie, felicita' e salute, devono essere relegati in secondo piano nella coscienza umana perche' ci hanno ingannato su questo. Chi e' felice? Chi sta in salute? Al primo posto dobbiamo rimettere le idee che saranno la causa del futuro che vogliamo per i nostri figli. Autonomia nelle nostre scelte e inviolabilita' dei nostri corpi.

Ben sappiamo che le masse sono condizionate dall’ambiente, tanto da essere mosse secondo gli altrui desideri, come pedine di scacchi, vinte da mille cause esterne. Ma oggi ci tocca dominare il nostro carattere, i nostri stati d’animo, le nostre emozioni, e quindi tutto ciò che ci circonda; diventando causa di una trasformazione e non l'obbiettivo, la pedina.
Dobbiamo giocare la "partita della vita" e non essere giocati!

Quello che ora stiamo creando lo dovremo vivere nel futuro. La scelta spetta a ognuno di noi, se volere un futuro da schiavi o da persone libere.

Il toro bianco e' tuo se lo vuoi, puoi cavalcarlo anche tu. E' una immensa e potente fiducia e il ricordo della tua capacita' di diventare quello che vuoi. Tu sei il creatore e sei libero! Incarna il messaggio del toro bianco e vivilo nella tua vita.

(W. Bull)

INTELLIGENZA ARTIFICIALE O FURBIZIA ARTIFICIALE?

Si parla ormai sempre più spesso dell’intelligenza artificiale ma dovremmo dare prima di tutto una definizione più precisa di questa tecnologia. Esistono diversi tipi di intelligenza umana: quella logica, quella tecnica, quella musicale, matematica, verbale, visiva, emozionale, interpersonale, ci sono poi le competenze sociali, la saggezza, la consapevolezza di sé.
I sistemi di IA sono molto lontani dal concepire sottigliezze simili.


Pur  sviluppandosi velocemente, l‘intelligenza artificiale è a immagine e somiglianza del suo programmatore umano quindi essa potrà soltanto rispecchiare lo spirito del tempo del suo „creatore“ oltre che tutti i limiti di un sistema socioculturale che non supporta affatto la tua intelligenza ma solo la tua capacità di produrre o comprare merce.
Questo vuol dire che l‘intelligenza artificiale nel fare certe scelte potrebbe essere condizionata da tutti i pregiudizi dei programmatori di oggi: sessismo, razzismo, sciovinismo, politica, ideologia e via dicendo.

Probabilmente tutti siamo già influenzati dall‘IA, e quando te ne accorgi è perché sei scaltro o perché l‘IA l‘ha fatta abbastanza grossa.

Qualche giorno fa andavo a piedi verso la città costeggiando il fiume Aar, cercavo con il mio smartphone un biglietto per andare a Vienna, l‘offerta era ottima.
Dopo mezz’ora mi trovavo alla stazione ferroviaria ma quello stesso biglietto era aumentato di 40 CHF!
Molto probabilmente l‘IA aveva „deciso“ che potevo spendere di più, in qualche modo aveva „capito“ che avevo cercato „Vienna“ sia sul mio iPhone che sul PC delle FFS.
L’IA era arrivata a questa conclusione: „Questo cliente vuole andare a Vienna anche a costo di spendere di più.“.

L‘IA potrebbe essere influenzata da forti „pregiudizi“ nel decidere se concederti un prestito o un colloquio di lavoro o anche semplicemente nell’ immaginare virtualmente il tuo profilo digitale, perché, a parte la potenza di calcolo, l‘IA „pensa“ e „agisce“ in modo analogo a quanto pensato e fatto dall‘essere umano fino a questo momento.
E stiamo parlando di un essere umano che segue ancora soltanto la logica del profitto, degli interessi di pochi, della crescita infinita, del capitalismo sfrenato, della guerra, della dipendenza da farmaci, dello sfruttamento.
L‘uomo di oggi è ancora primitivo: la sua coscienza non si è sviluppata di pari passo con la tecnologia. Questa sproporzione tra coscienza e tecnologia è un problema.

L‘IA è dunque pericolosa?
Siamo lontani dalle macchine che si ribellano all’uomo ma il problema è reale perché l‘IA si sviluppa velocemente, controllare la sicurezza di questa tecnologia non è come controllare la sicurezza di un grattacielo in fase di costruzione o la sicurezza di un impianto elettrico.
Il pericolo non viene direttamente dall‘IA ma da una progettazione frettolosa e stramaledettamente umana/disumana e potenzialmente piena di errori.
Si impara dagli errori ma nel caso dell‘IA l‘errore potrebbe essere fatale, potrebbe non esserci un piano B, soprattutto quando l‘IA avrà immane potenza di calcolo.

La domanda principale è: „che idea ha di noi l’intelligenza artificiale?“
Un giorno l‘IA potrebbe vederci come  un problema da eliminare?
NON È ESCLUSO.
Stiamo creando un mondo distopico controllato da Big Pharma, corporazioni e industria bellica, che ruolo vi aspettate dalla tecnologia in un mondo simile?

Lo stesso Stephen Hawking nel 2014 ha detto che l'intelligenza artificiale potrebbe porre fine all'umanità.
Anche „innestando“ nel cervello digitale le tre leggi della robotica di Isaac Asimov che dovrebbero mettere al sicuro il genere umano, non esiste garanzia di sicurezza totale.
Per ora l‘IA ha il profilo „psicologico“ e infantile di quell’homo sapiens che non ha mai veramente lasciato il piccolo villaggio.
Anche il suo cosiddetto villaggio globale non è altro che il piccolo pianerottolo di una coscienza ancora grezza, arrogante, provinciale e anche un po‘ psicopatica.
La tecnologia non va fermata, ci aiuta a raggiungere il massimo risultato con il minimo sforzo. Ma dobbiamo prendere atto di ciò che l‘uomo è oggi: se la coscienza non si sviluppa insieme alla tecnologia, l‘IA sarà soltanto una forma molto raffinata della clava. Solo…molto più distruttiva.
Soprattutto nelle mani dei militari.

(M. Andriani)

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martedì 11 aprile 2023

EMOZIONI NATURALI O ARTIFICIALI?

 




Le linee geometriche di un architetto di 100 anni fa, non potendo prescindere dai materiali e dalla loro versatilità, erano limitate in determinate forme. La capacità di espressione del sentimento degli architetti rispetto ai nostri tempi era molto limitata ma le emozioni che riuscivano a trasmettere i loro edifici non e' stata intaccata da quei limiti, anche se non potevano essere liberi di fare qualunque cosa gli venisse in mente. 

Il sentimento dell’acciaio si dimostrò nella magnificenza della Tour Eiffel a Parigi. Coi materiali da costruzione moderni, la forma che può assumere un edificio sfida le leggi della fisica. Abbiamo attraversato l’epoca dello stupore ma è solo apparentemente stupefacente. Il mondo moderno dove tutto è possibile, facile e veloce ha indebolito il sentimento degli architetti e l’emozione che suscita il cupolone di San Pietro non è certo superata dai grattaceli di Shangai.  

Quindi indipendentemente dalla forma degli edifici, se dietro non c'e' il buon sentimento dell'architetto unito a quello dei materiali, l'emozione ne risulta indebolita. Possiamo anche dire che il sentimento presente in ogni cosa della natura, come quello della pietra e' molto piu' forte di quello della plastica o delle fibre di carbonio. In questo possiamo vedere come i sentimenti artificiali e quelli naturali abbiano impatto diverso sulle emozioni umane.

Una persona vicina a sentimenti naturali ha molte più probabilità di riconoscere la sua vera natura di una persona vicina a sentimenti artificiali. Perché vivere la naturalezza delle emozioni, porta le cose a muoversi molto più rapidamente, le esperienze che si fanno sono intense e portano con sé i loro frutti spesso anche amari ma pur sempre veri. E il dolore aiuta a superare sé stessi. 

Le persone astratte, che vivono emozioni artificiali, momentanee e rapide, sono esseri noiosi e nella loro vita non cambia mai niente. In questo modo facendo poche esperienze, hanno meno probabilità di riconoscere cosa si nasconde dietro al velo dell’identificazione. La vita si muove e vuole muoverti con le emozioni. Se stai fermo sei morto. Se non vivi le cose per paura o perché ti sei chiuso nell’idea che tutto è un’illusione o che tutto e' senza senso, senza sperimentare la vita sulla tua pelle, tutto perde di significato.

(W. Bull)


UN MONDO FINTO FATTO DI EMOTICON

L’essere umano è guidato dalle emozioni, dalla razionalità e da un principio di spiritualità. Il 70% circa del fondamento umano è emozionale, il 20% è razionalità. Il 10% è spiritualità. Questo è l‘uomo medio.
Le emozioni di base sono: la paura e l’amore, le altre emozioni sono varianti di questi comuni denominatori dell‘homo sapiens sapiens.
Le emozioni, nella giusta misura, sono un aiuto e non un ostacolo: la stessa paura è un segnale di avvertimento, in natura potrebbe salvarvi la vita. La paura diventa un problema solo quando raggiunge livelli patologici diventando psicosi, ansia, avidità, dipendenza da farmaci, eccetera eccetera.
Non aver paura della tua paura.
Sì, esiste anche la paura di aver paura, a questo punto si deve diventare consapevoli della situazione anomala.


Le emozioni non sono tue nemiche, non è un caso che nei film distopici (tre esempi a caso: "L’invasione degli ultracorpi", "Blade Runner" e "Equilibrium") i governi o gli alieni tentino di proibire le emozioni e persino le parole o dimostrino soggezione di fronte all'intelligenza artificiale che diventa emozionale.
Le emozioni possono essere la tua tavolozza di colori per comunicare ai tuoi simili il tuo mondo interiore, la tua aspirazione alla libertà e alla bellezza.
Le emozioni salutari sono i colori che noi diamo ai giorni, le forme che diamo all'informale, gli odori che diamo alle stagioni, ai numeri o ai pensieri, il peso che diamo agli avvenimenti: in questo senso sperimentiamo tutti la sinestesia, siamo tutti potenziali artisti, poeti in grado di usare le parole per rimandare a qualcos'altro, a un piano semantico che si trova oltre il significato banale.


Avevo un amico che all'improvviso cominciò ad avere inspiegabili attacchi di panico. Conoscendo suo padre, persona all'antica, severa, autoritaria, mi resi conto che il mio amico in realtà aveva paura di suo padre, ma dovendo viverci accanto, proiettava le proprie paure su qualcosa di distante dal nucleo familiare. Per questa ragione era difficile capire l‘origine di quegli attacchi di panico.
Proposi al mio amico di proiettare/concentrare tutte le sue paure su qualcosa che lui considerasse davvero difficile da superare, mi disse che aveva paura di tuffarsi da un‘altezza di circa 5 metri. Lo portai sugli scogli e lo convinsi a fare un tuffo portandosi dietro tutte le sue paure. Ci impiegò parecchio per racimolare i cocci di un coraggio in frantumi, ma quei cocci li rimise insieme, e dopo quel tuffo i suoi attacchi di panico scomparirono per sempre.
Non erano paure giustificate.
Questo fatto deve essere chiaro, devi attraversare le emozioni e superarle, non devi reprimerle.
Tu non sei le tue emozioni.
Cerca di capire che tu non sei il tuo trauma, non sei le tue emozioni, non sei la tua crisi. Sei quel fiore che sboccia non grazie alla facilità delle condizioni esterne, sei quella vitalità che sboccia soprattutto nonostante le difficoltà della vita, è questa la bellezza della tua esistenza, la nuda ammirabile esemplare lodevole rara caparbietà del tuo essere.


Oggi spesso le emozioni vengono rappresentate dalle emoticon e molti fanno finta di essere felici rappresentando sui social una vita virtuale che non ha niente a che fare con la realtà, si postano online dei sorrisi che offline sono in realtà solo dei ghigni.
Faccine, smiley, emoticon, tutte scorciatoie che stanno alla complessità delle emozioni così come pac-man sta alla complessità di un videogioco contemporaneo.
L‘analfabetismo funzionale è molto diffuso tra i giovani, cioè molti sanno leggere ma non capiscono il significato di ciò che è scritto.


È il sogno di ogni regime ridurre ai minimi termini le tue emozioni, il tuo senso critico, il tuo linguaggio, la tua visione.
Pollice alzato per dire „mi piace“, pollice verso per dire „non mi piace“. La gente perde il senso critico.
Persino alcuni amici che hanno studiato arte con me, sui libri di Giulio Carlo Argan, se ne escono con frasi tipo: "carino quel film", "interessante quell'opera".
Carino? Interessante?
Parole buttate lì da gente che non capisce più un tubo, gente che non ha nulla da dire, gente appiattita dal regime autoritario. È il sogno di ogni governo autoritario appiattire il linguaggio, il pensiero, le emozioni.
È il sogno dei politici di una società distopica: la neolingua "orwelliana" che condiziona emozioni e pensieri.

(M. Andriani)

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domenica 9 aprile 2023

LOBBYING


Fino agli anni '90 dello scorso secolo, ognuno faceva il suo mestiere: la Banca d'Italia stampava la Lira, i ministri si occupavano di sanita', scuola e servizi, la gente si poteva mettere i soldi da parte perche' guadagnava piu' di quanto spendeva. Oggi no. Ci sono i lobbisti non si puo' piu' vivere dignitosamente, bisogna dare tutto agli azionisti, ai privati che devono lucrare sulla nostra vita.

Mentre prima noi italiani eravamo in "autogestione" per così dire, con una chiara rappresentanza politica di stampo prevalentemente democristiano. Grazie anche al viaggio di Alcide De Gasperi, che nel Gennaio del 1947, a bordo di un quadrimotore, sballottato dal maltempo, raggiunse gli USA per rinsaldare i legami con Washington e chiedere aiuti economici per un paese demolito dalla guerra. 
Ora siamo passati dall'autogestione alla dittatura del PENSIERO UNICO.
A causa della deriva del Capitalismo promosso da Ronald Reagan e Margaret thatcher. 
Con questo non voglio dire che si stava meglio quando si stava peggio ma solo che le cose ci sono sfuggite di mano e non avendo più noi italiani la gestione delle cose che ci riguardano non capiamo come invertire la rotta.
 
I nostri vecchi insegnanti di italiano che ci stimolavano a pensare con la nostra testa, sono stati sostituiti da insegnanti fedeli al copione di Stato, che istruiscono i ragazzi non alla libertà di cambiare questo mondo ma a quella di decidere a quale genere volere appartenere. "Vuoi essere un bambino o una bambina?" Domande che nessuno si sarebbe mai sognato di fare a un ragazzino. Oggi sembra invece giusto porsi questa domanda e anche decidere di intervenire dopo essersi dati una risposta approssimativa, a dispetto del volere dei genitori. Questa, come tante altre nuove regole che i politici, servi del pensiero unico, stanno introducendo in ogni paese europeo, invadono la nostra vita quotidiana in modo esponenziale con valori artificiali che sostituiscono i valori naturali.
Noi, appartenenti al cosiddetto mondo Occidentale, una piccola realtà del planisfero, siamo governati dalle lobby! Mentre il resto del mondo no. 
Un gruppo di persone che sono in grado di influenzare a proprio vantaggio l'attività del legislatore e le decisioni del governo.
Sempre più spinti verso un mondo finto e virtuale, di mercati astratti lontani dall'economia reale, e sempre più allontanati dalla nostra natura.

- Il popolo perchè non si ribella? 
- Quale popolo? Non c'e' nessun popolo! C'e' solo gente sola, spaesata, che crede che qualcuno lassu' voglia il nostro bene, ma lassu' dove? 

La verita' e' che nessuno ci puo' aiutare ne' dai cieli ne' sulla Terra, perche' nessuno lo vuole. Non è conveniente farlo. La natura stessa e' indifferente alle cose umane.
Perche' la natura dovrebbe farsene carico e come? Puo' forse decidere di far partire un terremoto sotto la Casa Bianca? Non credo.
E' piu' plausibile che siano gli uomini a provocarlo. Alla natura quindi non importa quello che succede e sai perche'? Perche' alla fine vince sempre lei che ragiona in tempi molto piu' lunghi dei nostri.
 
Noi stiamo correndo verso gli scogli ad una velocità mai vista, se fino a 30 anni fa bastava che ci fosse un "Novak" su un milione per girare il timone di questa nave impazzita, oggi per invertire la rotta del pensiero unico, ne servono 1000 di Novak su un milione di persone. Tu puoi essere uno dei 1000 che tira il timone da un altra parte. Non è sufficiente smettere di andare a votare e non basterà l'arte di arrangiarsi, ci vuole partecipazione attiva in ogni contesto per riportare l'equilibrio naturale là dove è stato stravolto. Non solo nelle campagne fra i vigneti, o gli allevamenti, ma nei valori stessi che fanno di un uomo un essere umano!
La sola cosa che la natura ci offre e' la possibilita' di essere tutti come un NOVAK! Lasciando da parte il ruolo dello sconfitto e incarnando quello dell'uomo forte che decide con la sua testa quello che e' meglio fare.
 
"SII IL CAMBIAMENTO CHE VUOI VEDERE NEL MONDO!" Gandhi

(W. Bull)

Novak Djokovic grande come Muhammad Ali

Bisognerebbe sempre vivere con dignita' e mostrare rispetto per le proprie idee, come ha fatto Muhammad Ali quando ha detto al mondo:
"La mia coscienza non mi permette di andare a sparare a mio fratello o a gente povera e affamata nel fango per la grande e potente America. E sparargli per cosa? Non mi hanno mai chiamato negro, non mi hanno mai linciato, non mi hanno mai attaccato con i cani, non mi hanno mai privato della mia nazionalità, stuprato o ucciso mia madre e mio padre. Sparargli per cosa? Come posso sparare a quelle povere persone? Allora portatemi in galera".

Novak Djokovic è il Muhammad Ali di oggi!
In un momento in cui tantissime teste vuote automaticamente dicono di sì, lui che è intelligente e coraggioso dice di NO, dimostrando al mondo il valore della disobbedienza civile. Perché, oltre a quello che ci stanno togliendo questi gentili lobbisti, dovremmo concedergli anche la nostra dignità, il nostro corpo!

Sii forte, credi in te stesso, emancipati!

Questi due campioni incarnano il giusto equilibrio, il senso della giustizia, della libertà, non sono mai stati conformisti, mai mediocri, mai copie di qualcun altro, mai marionette.

Il tennista numero uno al mondo ha deciso di NON farsi iniettare la famosa sostanza sperimentale e il pugile più iconico di sempre ha deciso di non sparare ai Vietcong.
Questa e' la loro vera forza. Il carattere! Sono uomini liberi che pensano con la propria testa.

(M. Andriani)

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sabato 8 aprile 2023

SE UN UMANOIDE TI BUSSA ALLA PORTA?



Cosa puoi fare tu? - Mi diceva sempre mio padre - Cosa vuoi conoscere? Cosa vuoi cambiare? Non puoi fare niente puoi solo adattarti. Quando passavo al casello dell’autostrada senza pagare, ritenendola un’ingiustizia, oppure quando mi rifiutavo di accettare un lavoro fisso, che vedevo come la fine della mia vita, mio padre non capiva. Bisogna integrarsi e lavorare. Non perdere tempo a sognare, non c’e’ niente da capire. 

Questa societa’ va talmente veloce che uno non ha nemmeno il tempo di capirci un cazzo, ne sei subito travolto. Studi, lavori, compri roba, mangi, scopi e dormi e ogni giorno e’ uguale all’altro, tranne forse per lo studio che si ferma dopo aver ricevuto le istruzioni base per essere sfruttati. Nel mondo che ci aspetta le persone che dovranno fare? La routine del lavoro, compra, mangia, scopa e dormi subira’ un cambiamento dato che la tecnologia sta bussando alla porta delle nostre abitudini degli ultimi cento anni. E quando apriremo quella porta, la persona che troveremo di fronte a noi non sara’ umana e ci dira’: - Caro, da oggi non dovrai piu’ lavorare e non avrai bisogno di niente: della tua casa, della tua auto, della tua famiglia, dei tuoi risparmi. Penseremo a tutto noi, gestiremo noi la tua sopravvivenza, ti daremo del cibo, un mezzo di trasporto automatizzato, consegneremo la roba che vorrai acquistare e ti daremo un redditto fisso.

 – E io che dovrei fare?

 – Niente. Non farai niente e sarai felice, lo dice anche il Papa nel libro “Ti voglio felice” leggilo se ancora non lo hai fatto, se sei un buon cristiano dovresti dargli retta. Starai in questa dimora che ti concederemo, sulla poltrona a giocare con la realta’ virtuale. Puoi anche organizzare delle feste ma solo fino alle 20, dopo dovrai dormire bisogna pensare ai consumi energetici. La Madre Terra te ne sara’ grata, tutti dovete collaborare.

– Ma tu non consumi corrente?

– Si ma io sono necessario. I miei componenti sono indispensabili per la vostra sopravvivenza, altrimenti da soli rischiereste l'estinzione. Non ricordi quello che avete combinato con la Russia e la Cina? Senza di noi come fareste a sopravvivere.

– Ma i miei figli devono andare a scuola?

– Abbiamo provveduto anche a questo, non preoccuparti inutilmente, abbiamo un insegnante virtuale collegato con tutto il sapere umano, l’intelligenza artificiale insegnera' le cose appropriate ai nuovi arrivati.

– Anche la storia?

– No. La storia non serve, e’ roba inutile, insegneremo loro come interagire con l’IA per avere quello che gli serve. Voi dovete solo smettere di preoccuparvi ed essere felici.

– Ma se mi viene un colpo chi mi porta in ospedale senza la mia auto?

– Ti portiamo noi, conosciamo esattamente il tuo stato di salute, sarai collegato a noi attraverso sensori biometrici che ingerirai dal cibo che ti daremo. Stai tranquillo pensa solo a quanto tempo avrai a disposizione per goderti la vita.

– Ma quale vita? Che vita e' questa, senza niente, in balia della corrente elettrica? Se salta la luce che succede?

– Abbiamo risolto tutto non ti preoccupare, la corrente viaggia attraverso lo spazio non servono i cavi e noi non ci fermeremo mai, abbiamo riserve infinite. Pensa solo alle cose belle. Presto ti dimenticherai tutta la fatica di portare il pranzo a tavola, le lunghe ore di lavoro, le scartoffie burocratiche, i debiti da pagare che ti creavano ansia. Non sei contento di questa opportunita'? Potrai uscire e fare lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta, al resto provvederemo noi, basta solo che ti comporti bene.

– Che significa?

– Che fai quello che ti diciamo di fare quando occorre farlo.

– Ad esempio?

– Se ti diciamo che tuo figlio non si comporta bene e tu non sarai in grado di educarlo, allora verremo a prenderlo e lo condurremo nei campi di educazione.

– Ma stiamo scherzando?

A questo punto sapendo dove vogliono andare a parare i controllori di questa societa’, chiedersi cosa possiamo fare sembra piu’ facile vero? Possiamo dire NO GRAZIE! 

Non accetto questa legge, non accetto questa visione, non accetto questa guerra, non accetto questi farmaci, non accetto questo cibo, non voglio niente di quello che volete darmi, perche’ so che ogni cosa che volete farmi ingoiare va in quella direzione. La direzione di togliermi la mia umanita’ e io non lo accetto.

Cosa possono fare? Costringerci? Miliardi di persone possono essere costrette a fare qualcosa? E da chi? Solo la natura puo’ costringerci a fare qualcosa non gli uomini figuriamoci le macchine. 

A quel punto se un umanoide bussera’ alla nostra porta per dirci cosa dobbiamo fare, noi cosa gli risponderemo?

- Ma chi te conosce!

(W. Bull)


IN NATURA NON CI SONO DIRITTI, I DIRITTI SONO UNA CONQUISTA CULTURALE!

La gente non si rende conto di essere connivente con i cosiddetti potenti: le persone si lamentano di quel sistema che loro stesse supportano: il neoliberismo capitalista.


Gli esseri umani si lasciano affascinare dalle promesse da marinaio del capitalismo estremo.
Il capitalismo neoliberista è quel sistema che privatizza i profitti e socializza le perdite.
In questo sistema il ruolo dello Stato viene ridotto a ruolo di polizia e tu vali solo tanto quanto il tuo conto in banca.
La cultura va a farsi friggere, conta solo la produzione di cianfrusaglie realizzate secondo i criteri dell’obsolescenza programmata.
I produttori di questa spazzatura si arricchiscono mentre una madre che educa i propri figli non percepisce neanche un euro.
Conta solo la produzione di una montagna di plastica! Il lavoro di un padre non conta nulla.
Lo stato sociale viene abbattuto.
Le corporazioni pagano pochissime tasse mentre i lavoratori non arrivano a fine mese.
Questo sistema neoliberista che fa solo gli interessi di pochi, sta distruggendo il ceto medio, sta distruggendo l’economia reale, sta distruggendo l’umanità che è in noi.
Destra e sinistra hanno più o meno lo stesso programma, la stessa agenda.
Dicono che non ci sono alternative, tu non lasciarti ingannare!

Il mondo cambia comunque, con il tuo aiuto oppure cambia nonostante il tuo menefreghismo.

Oggi il mondo cambia molto in fretta, nel mondo digitale, 10 anni equivalgono a un’era zoologica e 50 anni di digitale sono un eone!
L‘automazione farà scomparire la maggior parte dei lavori, la politica non è abbastanza competente, gli italiani sono vecchi (anche quando sono ventenni), il passaggio dal vecchio al nuovo non sarà indolore perché mancano le strutture adeguate, manca la cultura.

Prima di cominciare a lamentarti, sappi che la gente è stata connivente con i politici. La gente ha smesso di pensare con la propria testa!
Questo sistema era basato sullo sfruttamento anche ieri quando non erano gli italiani a prenderselo in quel posto.

Il futuro è di quei paesi che ieri definivamo paesi in via di sviluppo, i paesi BRICS. Ai quali devi aggiungere i paesi sudamericani, i paesi arabi, molti paesi africani e l‘Iran.
Gli europei potevano combattere questo sistema o potevano sfruttarlo per fare i propri comodi. Spesso, egoisticamente, hanno deciso di sfruttarlo.
Ora assistiamo alla cosiddetta DEINDUSTRIALIZZAZIONE dell‘Europa, i cosiddetti esperti di finanza non controllano un tubo, hanno sbagliato tutto. 

Il mercato impazzito è un golem che distrugge tutto ciò che incontra, i politici sono bacchettoni, non ci stanno capendo niente, alcuni di loro addirittura vivono ancora negli anni 80.
I Paperon de' Paperoni occidentali sono disperati, per salvare capre e cavoli hanno progettato un grande reset che include neofeudalismo e transumanismo.
Noi occidentali dovevamo esportare i diritti, invece importiamo il controllo totale, il controllo dei cittadini.

Il tempo libero è la nuova ricchezza. Sfruttalo al meglio! Esplora i tuoi talenti, soffermati su ciò che realmente sei, vai oltre le identificazioni e i ruoli sociali che a breve non avranno piu' ragion d'essere, dato che ogni compito sara' eseguito dalle macchine.
Forse fino a oggi sei stato complice silenzioso di coloro che ti toglievano i diritti, ma ora svegliati!

(M. Andriani)
 

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venerdì 7 aprile 2023

ROMPI LA CATENA DELLA MORALE SOCIALE



 


Molti ti diranno che non puoi riuscire a inseguire i tuoi sogni e cercheranno di convincerti a non farlo. Lo fara' tuo padre, un tuo amico, un insegnante, lo faranno gli altri pensando di fare bene. Io ti invito a superare i tuoi limiti invece e andare oltre te stesso a dispetto della morale sociale. 

La societa’ di oggi non insegna come scoprire e coltivare le proprie inclinazioni, piuttosto ci spinge a scegliere un ruolo e a circoscriverci entro le regole che lo definiscono. Non seguendo piu' le proprie attitudini ogni tassello della societa’ ne risulta indebolito. Ognuno occupa il posto sbagliato, siamo perennemente insoddisfatti e inappagati, per questo abbiamo politici che sono avvocati o comici, insegnanti che sono commercianti o controllori

Converrai che non e' una cosa naturale questa. Essere guidati da uomini deboli significa mettere a rischio la propria stessa esistenza. Io ricevetti una dura lezione alla fattoria di mia madre, quando ero adolescente da gente forte, che mi svelo' il potere che era nascosto dentro di me. Una rabbia ancestrale mi sconvolse dopo che fui umiliato dal compagno di mia madre per l'ennesima volta, "il damerino di città", così mi chiamava. La rabbia che mi prese, sulla quale rimasi seduto fino a bruciare dentro, fuse le catene dell'educazione che avevo ricevuta da mio padre e mi liberai. Montai un cavallo indomabile che era chiuso nel box da un mese, in attesa di essere mandato al macello, per aver quasi ucciso due persone e uscii dalla fattoria lanciandolo al galoppo. Un grido di rabbia uscì dalla mia gola dal timbro sempre più profondo da ragazzo diventai uomo in quel preciso momento. Quel grido che ancora oggi vibra tra le montagne sabine mi regalò una nuova maschera da indossare, per quello che avrei dovuto affrontare. Da quel giorno quando mi infilavo gli stivali per salire a cavallo, togliendomi le scarpe di Roma, diventavo un altro, un guerriero, deciso e calmo. Da quel giorno potei fare cose che non avrei mai pensato di poter fare prima. 

(Dal libro: "The White Bull" che uscirà a breve)


Un ruolo forte richiede FORZA e un uomo diventa forte quando rompe le catene del proprio passato personale. In Italia per uomo forte si intende uomo al comando. Devi sapere che quello che ti e’ stato tolto da questi "uomini al comando"  non e' cosa da poco. Questi governanti sopravvivono per miracolo col potere della suggestione, con tutti quei bei cerimoniali di stato, le sfilate delle forze armate, i rituali di successione del potere, tutta scena per farti sentire impotente di fronte a loro.

Guardati intorno quando vai in giro e osserva i risultati di questa debolezza, del presunto potere, tenuto in piedi dalla pura teatralita’. La gente e’ triste, sconfitta, pessimista e anche “realista”. Con questa parola: - Io sono realista! Stroncano ogni idea diversa dal comune. Vero realismo e’ vedere i fatti, non accettare che le cose stanno come stanno e che nulla potra' mai cambiare. Non accettare di avere un ruolo debole in un momento in cui e' richiesto di dare il massimo. Non e' naturale e non e’ mai accaduto nella storia. Tutto e’ sempre cambiato e i potenti sono sempre caduti. E’ solo questione di tempo per la natura.

Tu sei la voce stessa della natura, che ti parla in vari modi. Gli anticorpi che possiedi non servono solo a combattere le malattie fisiche ma anche quelle mentali e ideologiche. Sono le emozioni che bruciano con un fuoco, la rabbia e' un anticorpo della natura e ti tirera’ fuori da ogni contraffazione dello stato naturale che vive nel tuo passato personale, come un parassita, l'idea di te stesso. La rabbia non e’ un male e non va controllata come ti fanno credere ma e’ una risposta dell’organismo all’ingiustizia. I bambini di oggi sono molto incazzati e fanno bene ad esserlo. I ragazzi sono incazzati ma sono manipolati e veicolati verso falsi obbiettivi. L’educazione che ti hanno impartito e’ servita a indebolire il tuo carattere facendoti credere che non puoi ribellarti a niente. Non e’ vero! Puoi farlo eccome e dovrai farlo se vorrai sopravvivere. La natura vuole che tu lo faccia e te lo fara’ fare quando smetterai di avere paura di andare contro la morale sociale. 

Il vero obbiettivo della natura umana e' quello di preservare la natura umana stessa non di alterarla o modificarla per scopi ignobili!

Allora se credi che i tuoi pensieri possano condizionare positivamente il tuo futuro, non porti limiti! Se i tuoi pensieri negativi sono un fardello, liberatene!

I limiti sono spesso creati dagli altri e istituzionalizzati dalla massa, sono idee prese in prestito da altri. Quanto è realistica l’esplosione della vita su un pianeta? Quell’esplosione è stata possibile perché c’era tanto tempo a disposizione. Quindi nella tua vita, se tu avessi tanto tempo, potresti realizzare l’impossibile.

Medita su questo, meditare vuol dire andare oltre la mente, oltre i limiti e oltre le idee, oltre il futuro immaginario e il passato che ormai non c’è più.

La nostra missione in questa vita non e’ trovare una comoda posizione da schiavo in questo mondo ma e’ scoprire la nostra natura e seguirla costi quello che costi. Scegliendo il ruolo che piu' ti si addice fai quello che deve essere fatto!

(W. Bull)

La Realpolitik non è altro che l‘inganno che i politici usano per mantenere i privilegi e i poteri fini a sé stessi: queste marionette dei mercati finanziari impazziti ti fanno credere che la loro politica sia il male minore e che il loro mondo sia il migliore mondo possibile.
La loro Realpolitik non è altro che un insieme di limiti che il sistema pone alla tua intelligenza per impedirti di concepire un mondo in cui ci sia più libertà, più giustizia, più armonia. Nel sistema attuale i problemi non vengono risolti, vengono SFRUTTATI per fare soldi.
Ecco perché ti impongono il loro realismo, la loro mediocrità.
I politici non fanno gli interessi dei popoli.
La stupidità è un business.
I governi ti vogliono consumatore passivo. Quando le cose vanno male a causa del sistema finanziario, i poteri forti vorrebbero toglierti addirittura il diritto all‘esistenza.
NON TI VOGLIONO INTELLIGENTE.
Sei nato intelligente, la società ti rende stupido. La stupidità è una convenzione sociale, non è nella tua natura.
Ti dicono che sei un bruco e che non puoi diventare farfalla. Ma la farfalla è già nel bruco. Nessuno può cambiare veramente ciò che sei.

(M. Andriani)


LA VITA CI OFFRE DI REALIZZARE I SOGNI, 
CI BASTA SMETTERE DI REALIZZARE GLI INCUBI DEGLI ALTRI.


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giovedì 6 aprile 2023

ANDARE OLTRE IL CONOSCIUTO


Il toro dall'impeto indomabile


Il toro bianco e' l'animale che sognai a vent'anni, lo cavalcavo e lui correva abbattendo ogni muro che ci si parava di fronte. Mi sentii investito di una missione da allora. Quella di andare avanti per la mia strada senza mai indietreggiare o fermarmi. Ragazzo! Devi saper che tutto quello che ti hanno detto su chi sei e' una menzogna. Scopri chi sei e scoprirai cosa sei venuto a fare in questo mondo. Non accettare che te lo dicano gli altri chi sei e quanto vali, rifiuta tutto e incarna il tuo vero ruolo. Che non e' un ruolo da poco ma e' importante e unico. E tu solo sai come farlo emergere dentro di te. La forza che sentirai ti aiutera' ad abbattere ogni ostacolo nel tuo cammino. Il grido di liberta' ti mostrera' la tua strada divaricando con mani invisibili la nebbia che ti cela la tua natura. Fatta di idee, pregiudizi e paure ingiustificate. 

(W. Bull)

Gli esseri umani vedono cio' in cui credono e credono in cio' che vedono.

E' un circolo vizioso. Per questo e' importante superare le aspettative e andare oltre il noto: la tua vera natura e' ignota e va cercata andando oltre i filtri delle categorie mentali. E' come se tu, quasi forzatamente, fossi diventato cio' che hai imparato a essere, allontanandoti da quella parte di te naturale e spontanea. 

Ma hai ancora tante possibilita' per tornare a essere cio' che realmente sei, disimparando, andando oltre cio' che credi di essere e oltre cio' che gli altri credono che tu sia, riscoprendo cio' che realmente sei. Questo vale per tutti gli esseri umani. L'essere umano giudica secondo la propria coscienza: quando egli entra in conflitto con la propria coscienza si ammala. Le culture dei vari popoli e la visione individuale costituiscono dei campi visivi che finiscono per influenzare il giudizio. 

Vista in questo modo, ogni giudizio e' in realta' un pre-giudizio. Esempio: una donna di una tribu' africana vive a dorso nudo, non viene giudicata "male" e probabilmente il suo seno non viene neanche visto come oggetto di desiderio sessuale. Da un altra parte del mondo una donna musulmana e' coperta dalla testa ai piedi e viene giudicata male anche se mostra solo i capelli. L'essere umano e' influenzato molto piu' dall'ambiente che dal DNA, e' chiaro che chi nasce nel Bronx non avra' la stessa mentalita' di chi nasce a Beverly Hills.

Solo un uomo libero da pregiudizi e' capace di fare la cosa giusta al posto giusto nel particolare contesto con le particolari persone. L'uomo comune agisce influenzato dalla famiglia, dalla scuola, dal sistema, dal TEMPO in cui vive. Si dice che persino l'esperienza post morte sia influenzata dalla cultura: un musulmano non si ritrovera' proiettato nel paradiso dei pigmei dell'Africa equatoriale. Un buddista non si ritrovera' di fronte a Manitu'. L'immaginazione dell'io e' potenzialmente infinita. In generale potremmo dire che l'uomo privo di pregiudizi e' su un livello di coscienza in cui non ha piu' bisogno di regole perche' l'amore incondizionato regola tutto. Anche giudicare se stessi  e' giudicare secondo la propria coscienza, per questa ragione si deve imparare a non giudicare gli altri: se saremo severi con gli altri lo saremo anche con noi stessi. Il giudizio severo puo' portare anche a un'inconscia autopunizione. 

(M. Andriani)

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L'AZIONE NON DEVE ESSERE AGITAZIONE!

Dall'io al noi  Gli atteggiamenti mentali che hanno generato la società distopica di oggi non rappresentano la soluzione, bensì il probl...