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giovedì 13 aprile 2023

AI MASTURBATION! e L' UOMO CREO' L' IA a SUA IMMAGINE e SOMIGLIANZA

 



Perche' non lasciamo che sia l'Intelligenza artificiale, a decidere quanto dovrebbe sborsare per le vacanze uno con il nostro profilo digitale? Perche' non ci facciamo trovare un lavoro e psicanalizzare? Lasciamoci dire da "lei" quello che dobbiamo leggere, cosa mangiare e con chi possiamo fare l'amore. Quelli che la stanno implementando, l'IA, sanno che molti lo troverebbero accattivante, il lasciarsi guidare da qualcun'altro. E' comodo. Nessuna responsabilita'. Nessuno che ti critica, che bello sarebbe! 

Tutti quei fastidi quotidiani, li deleghiamo agli algoritmi. Anzi a questo punto diamogli tutto il corpo, che ci facciano quello che vogliono. Innesti, manipolazioni, sostituzioni, chissenefrega insomma. Tanto noi che stiamo a fare sulla Terra? Siamo solo dei casinisti, degli imbrattatori della natura. 

Sicuramente saremo piu' felici! Certo, rinunciando alla possibilita' di creare la nostra realta'. Tanto siamo tutti tristi, avviliti, non ci guardiamo mai negli occhi, se non per conquistare o soggiogare, siamo sempre in guerra con tutto e con tutti, ammazziamo gli animali a Pasqua senza pieta' distruggiamo le piante, offendiamo ogni aspetto della vita col nostro comportamento. Che sia l'IA a prendersi cura di noi, siamo solo dei bambini stupidi che non sanno quello che fanno.

Non dovremo piu' preoccuparci del nostro destino, lo accetteremo e basta, perche' l'intelligenza artificiale lo sa quello che e' meglio per noi e per la Terra. La nuova religione ci vedra' non devoti ma succubi e ne saremo felici, perche' avremo rinunciato alla nostra umanita'. Solo rinunciando alla nostra umanita' potremmo accettare quello che certe idee stanno materializzando, nel futuro che ci attende.

Si, perche' l’energia segue il pensiero e noi esseri umani siamo un microcosmo creatore, con la capacita' di creare il nostro futuro solo cominciando a pensarci.

Possiamo trasformare l’organizzazione delle nostre società (macro – sistemi) solo modificando le nostre relazioni personali e della nostra vita quotidiana (micro – sistemi). Perche' quello che facciamo nel nostro piccolo, prima o poi, si riflette sul grande, come sempre e' stato e sempre sara'.

Se vogliamo cambiare le nostre relazioni personali, i vecchi valori riconosciuti su cui fanno presa le nuove tecnologie, felicita' e salute, devono essere relegati in secondo piano nella coscienza umana perche' ci hanno ingannato su questo. Chi e' felice? Chi sta in salute? Al primo posto dobbiamo rimettere le idee che saranno la causa del futuro che vogliamo per i nostri figli. Autonomia nelle nostre scelte e inviolabilita' dei nostri corpi.

Ben sappiamo che le masse sono condizionate dall’ambiente, tanto da essere mosse secondo gli altrui desideri, come pedine di scacchi, vinte da mille cause esterne. Ma oggi ci tocca dominare il nostro carattere, i nostri stati d’animo, le nostre emozioni, e quindi tutto ciò che ci circonda; diventando causa di una trasformazione e non l'obbiettivo, la pedina.
Dobbiamo giocare la "partita della vita" e non essere giocati!

Quello che ora stiamo creando lo dovremo vivere nel futuro. La scelta spetta a ognuno di noi, se volere un futuro da schiavi o da persone libere.

Il toro bianco e' tuo se lo vuoi, puoi cavalcarlo anche tu. E' una immensa e potente fiducia e il ricordo della tua capacita' di diventare quello che vuoi. Tu sei il creatore e sei libero! Incarna il messaggio del toro bianco e vivilo nella tua vita.

(W. Bull)

INTELLIGENZA ARTIFICIALE O FURBIZIA ARTIFICIALE?

Si parla ormai sempre più spesso dell’intelligenza artificiale ma dovremmo dare prima di tutto una definizione più precisa di questa tecnologia. Esistono diversi tipi di intelligenza umana: quella logica, quella tecnica, quella musicale, matematica, verbale, visiva, emozionale, interpersonale, ci sono poi le competenze sociali, la saggezza, la consapevolezza di sé.
I sistemi di IA sono molto lontani dal concepire sottigliezze simili.


Pur  sviluppandosi velocemente, l‘intelligenza artificiale è a immagine e somiglianza del suo programmatore umano quindi essa potrà soltanto rispecchiare lo spirito del tempo del suo „creatore“ oltre che tutti i limiti di un sistema socioculturale che non supporta affatto la tua intelligenza ma solo la tua capacità di produrre o comprare merce.
Questo vuol dire che l‘intelligenza artificiale nel fare certe scelte potrebbe essere condizionata da tutti i pregiudizi dei programmatori di oggi: sessismo, razzismo, sciovinismo, politica, ideologia e via dicendo.

Probabilmente tutti siamo già influenzati dall‘IA, e quando te ne accorgi è perché sei scaltro o perché l‘IA l‘ha fatta abbastanza grossa.

Qualche giorno fa andavo a piedi verso la città costeggiando il fiume Aar, cercavo con il mio smartphone un biglietto per andare a Vienna, l‘offerta era ottima.
Dopo mezz’ora mi trovavo alla stazione ferroviaria ma quello stesso biglietto era aumentato di 40 CHF!
Molto probabilmente l‘IA aveva „deciso“ che potevo spendere di più, in qualche modo aveva „capito“ che avevo cercato „Vienna“ sia sul mio iPhone che sul PC delle FFS.
L’IA era arrivata a questa conclusione: „Questo cliente vuole andare a Vienna anche a costo di spendere di più.“.

L‘IA potrebbe essere influenzata da forti „pregiudizi“ nel decidere se concederti un prestito o un colloquio di lavoro o anche semplicemente nell’ immaginare virtualmente il tuo profilo digitale, perché, a parte la potenza di calcolo, l‘IA „pensa“ e „agisce“ in modo analogo a quanto pensato e fatto dall‘essere umano fino a questo momento.
E stiamo parlando di un essere umano che segue ancora soltanto la logica del profitto, degli interessi di pochi, della crescita infinita, del capitalismo sfrenato, della guerra, della dipendenza da farmaci, dello sfruttamento.
L‘uomo di oggi è ancora primitivo: la sua coscienza non si è sviluppata di pari passo con la tecnologia. Questa sproporzione tra coscienza e tecnologia è un problema.

L‘IA è dunque pericolosa?
Siamo lontani dalle macchine che si ribellano all’uomo ma il problema è reale perché l‘IA si sviluppa velocemente, controllare la sicurezza di questa tecnologia non è come controllare la sicurezza di un grattacielo in fase di costruzione o la sicurezza di un impianto elettrico.
Il pericolo non viene direttamente dall‘IA ma da una progettazione frettolosa e stramaledettamente umana/disumana e potenzialmente piena di errori.
Si impara dagli errori ma nel caso dell‘IA l‘errore potrebbe essere fatale, potrebbe non esserci un piano B, soprattutto quando l‘IA avrà immane potenza di calcolo.

La domanda principale è: „che idea ha di noi l’intelligenza artificiale?“
Un giorno l‘IA potrebbe vederci come  un problema da eliminare?
NON È ESCLUSO.
Stiamo creando un mondo distopico controllato da Big Pharma, corporazioni e industria bellica, che ruolo vi aspettate dalla tecnologia in un mondo simile?

Lo stesso Stephen Hawking nel 2014 ha detto che l'intelligenza artificiale potrebbe porre fine all'umanità.
Anche „innestando“ nel cervello digitale le tre leggi della robotica di Isaac Asimov che dovrebbero mettere al sicuro il genere umano, non esiste garanzia di sicurezza totale.
Per ora l‘IA ha il profilo „psicologico“ e infantile di quell’homo sapiens che non ha mai veramente lasciato il piccolo villaggio.
Anche il suo cosiddetto villaggio globale non è altro che il piccolo pianerottolo di una coscienza ancora grezza, arrogante, provinciale e anche un po‘ psicopatica.
La tecnologia non va fermata, ci aiuta a raggiungere il massimo risultato con il minimo sforzo. Ma dobbiamo prendere atto di ciò che l‘uomo è oggi: se la coscienza non si sviluppa insieme alla tecnologia, l‘IA sarà soltanto una forma molto raffinata della clava. Solo…molto più distruttiva.
Soprattutto nelle mani dei militari.

(M. Andriani)

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